Hotel Asti Albergo Etico

World Down's Syndrome Congress 2018

Dal 25 al 27 luglio è andato in scena il World Down's Syndrome Congress 2018, congresso mondiale sulla sindrome di Down, che dagli Anni '90 si tiene ogni tre anni in modo itinerante, e quest'anno si è svolto a Glasgow, in Scozia. L'evento precedente si era tenuto a Chennai, in India, mentre il prossimo sarà a Dubai nel 2020, anticipato per il collegamento con Expo.
Nel corso di questo congresso si incontrano a ogni edizione più di 1000 delegati da tutto il mondo, in rappresentanza di più di 60 Paesi. Presente all'edizione di quest'anno anche Alex Toselli, presidente della cooperativa sociale di Etico, che nel suo intervento ha portato l'esperienza e il modello di Albergo Etico in quanto best practice di impresa sociale capace di portare all’indipendenza - anche lavorativa - le persone con sindrome di Down. «Sempre emerge il desiderio delle persone con sindrome di Down di avere un lavoro, essere retribuiti e avere amici e sentimenti: è la normalità», ha detto Toselli, confrontando Albergo Etico con Field of Dreams, impresa sociale di Cork, Irlanda.
Il tema del congresso di quest'anno vedeva proprio il binomio inclusione sociale e indipendenza al centro dei vari interventi dei relatori, che però hanno anche avuto modo di portare storie e persone al centro dei vari pitch, passando da racconti concreti, spaccati di vita, piccole conquiste quotidiane, viaggi, emozioni e paure fino a interventi più professionali, come quello di Deborah Fidler, professore al dipartimento di sviluppo umano e studi familiari presso la Colorado State University negli Stati Uniti: «I progressi di autonomia e indipendenza si possono conquistare già nella prima infanzia, perché non c’è nulla da attendere per essere forti e preparati alla vita».
Non solo le storie, ma anche l'innovazione è stata al centro del congresso, proprio perché l'evolversi della tecnologia può favorire alcune importanti pratiche di crescita: tra le nuove tecnologie, si è parlato di Special iApps, App educative per bambini con bisogni educativi tra cui autismo, sindrome di Down, paralisi cerebrale, problemi di udito e altre difficoltà di apprendimento, e attività di ballo: "The Dance Down Performance Team", Australia del Sud.
In conclusione si è anche approfondita l’innovativa figura del “Personal Assistant”, relazionata da Pablo Rodriguez Herrero, dell'Università di Madrid.